PENSIONI

L’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) eroga diverse tipologie di prestazioni pensionistiche in base alla gestione o al fondo di appartenenza degli iscritti e ai requisiti contributivi e anagrafici previsti dalla legge.

La pensione è una prestazione previdenziale in denaro, periodica e continuativa, erogata individualmente da enti pubblici e privati ai pensionati in seguito a determinati requisiti.

La pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata dall’INPS, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) ed alle forme esclusive, sostitutive, esonerative ed integrative della medesima, nonchè alla Gestione separata.

Requisiti della Pensione di Vecchiaia

 

La Pensione anticipata (ex pensione di anzianità) è una prestazioni economica a domanda, pagata dall’INPS ai lavoratori dipendenti e autonomi che maturano il requisito contributivo previsto dalla legge, indipendentemente dall’età anagrafica.

La pensione anticipata spetta ai lavoratori iscritti all’assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) e le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, …) e alle forme sostitutive ed esclusive della medesime, gestite dall’INPS, nonchè e agli iscritti alla Gestione Separata.

Opzione donna è una tipologia di pensione basata su regole di calcolo del sistema contributivo. Questo trattamento pensionistico è rivolto, previa domanda, alle lavoratrici dipendenti e autonome che abbiano raggiunto precisi requisiti contributivi e anagrafici entro la fine dell’anno, così come disposto dalla normativa vigente.

Le lavoratrici  conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi:

  • 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

La pensione di invalidità civile è una pensione a domanda, erogata ai cittadini con redditi insufficienti e con una riduzione della capacità di lavoro o di svolgimento delle normali funzioni quotidiane superiore al 73%.

Sono considerati invalidi civili:

  • i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo
  • i cittadini ciechi, ossia affetti da cecità totale o con residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi
  • i cittadini sordi,  ossia affetti da sordità congenita o acquisita entro i 12 anni di età, tale da impedire il normale apprendimento del linguaggio parlato. Il requisito per la concessione della pensione prevede una soglia uditiva di ipoacusia di almeno 75 decibel
  • i cittadini affetti da Talassemia  e da drepanocitosi, riconosciute dalla Asl. Dal 2004 la pensione è stata estesa anche ai portatori di talassodrepanocitosi e talassemia intermedia.

L’Ape sociale è un’indennità a carico dello Stato, erogata dall’Inps, per agevolare il passaggio verso il pensionamento ai soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio.
L’anticipo pensionistico è corrisposto a domanda fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o di altro trattamento pensionistico anticipato.
Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 e soggetta a limite di spesa.

CHI PUO’ BENEFICIARE DELL’APE SOCIALE?